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Luce, colore, materia. Una sperimentazione linguistica tra pigmento e materiali anomali. Un gioco pittorico tra cromatismi luminosi e impasti materici, in cui mixare bitume e catrami a fibre sintetiche e vetroresina. E oltre il colore, il simbolo: figure astrattamente enigmatiche, immagini misteriose, quasi alchemiche, che diventano simboli segreti da decodificare. Di questo - colore, materia, gesto, luce e simbolo - si nutre l'arte di Gianni Dessì, uno tra gli artisti più significativi dell'astrattismo contemporaneo. Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Macro, 3 febbraio - 7 maggio 2006), un'ampia retrospettiva dove sfilano una ventina di grandi opere a documentare gli ultimi vent'anni di carriera dell'artista.